È morto Rudy Ruzza, bassista degli Statuto: lo ha annunciato la band torinese con un post sull’account Facebook ufficiale.
La musica italiana piange per la scomparsa di un grande artista: è morto Rudy Ruzza, bassista degli Statuto, una delle formazioni più importanti dello ska italiano negli ultimi quarant’anni. Lo hanno reso noto i suoi vecchi compagni di band con uno stringato post pubblicato sull’account Facebook ufficiale: “Nella notte è venuto a mancare Rudy. Non abbiamo parole, solo dolore“.
È morto Rudy Ruzza
Non si conoscono le cause di questa improvvisa scomparsa, ma sempre su Facebook ha voluto dare ulteriore peso e conferma alla notizia il manager della formazione torinese, Francesco Venuto, con parole che riassumono che tipo di personaggio sia stato Ruzza: “Lui è sempre stato fatalista, sull’argomento ci abbiamo sempre riso su“.
Le informazioni per i funerali verranno rese note nelle prossime ore. I fan potrebbero infatti dare un ultimo saluto a un personaggio che ha fatto, nel suo piccolo, la storia della musica italiana grazie alla sua partecipazione attiva all’interno di una formazione straordinaria.
Chi era Rudy degli Statuto
Parlando di Ruzza e della band degli Statuto, in un’intervista Oskar raccontava, ai microfoni di Rolling Stone Italia: “Dal 1992 a oggi il nucleo fondamentale è rimasto quasi identico. E a essere sinceri non siamo così stupiti di essere durati quarant’anni. L’idea di far arrivare la cultura mod a un massimo di persone è stata per noi un motore inesauribile, l’abbiamo vissuta come una missione, superando tutte le avversità professionali o economiche“. La carriera di Rudy, musicalmente parlando, è infatti rimasta sempre legata alla formazione con cui si è tolto i maggiori successi.
La fama del leggendario gruppo torinese, negli ultimi tempi, si è tra l’altro accresciuta grazie anche a X Factor. Nel 2022 hanno preso parte al talent, con grande successo, gli Omini, gruppo formato dai figli di Alex Loggia, che degli Statuto era stato un chitarrista.